Il primo utilizzo della Dieta Chetogenica in campo terapeutico, e sicuramente anche il più famoso, lo rinveniamo nell’ambito del trattamento dei bambini epilettici, come già anticipato quando abbiamo raccontato sul blog le origini storiche della dieta. Con le dovute correzioni, ancora oggi la Dieta Chetogenica è prescritta nella cura dei bambini con epilessia farmaco-resistente. Sia ben chiaro, questa è “una” delle diverse “diete chetogeniche” esistenti in quanto ipercalorica e non dimagrante, ma funzionale per la cura dei bambini affetti dalla patologia epilettica. Presenta caratteristiche chiaramente diverse rispetto alla VLCKD che grazie a questo blog stiamo imparando a conoscere, ma è a tutti gli effetti una dieta chetogenica, anzi forse è in assoluto la più studiata sul piano scientifico.
La Very Low Calorie Ketogenic Diet (VLCKD) è quella a cui facciamo riferimento in questo blog quando parliamo di Dieta Chetogenica, con funzioni prettamente dimagranti di riduzione del peso corporeo. Questo tipo di dieta è particolarmente indicata per le persone affette da obesità o in sovrappeso ma è consigliata anche in determinate condizioni patologiche, tra queste la sindrome metabolica e tutte le patologie ad essa correlate incluso il Diabete di Tipo 2 , l’ipercolesterolemia e le apnee notturne.
Oltre che in queste situazioni patologiche nelle quali la VLCKD ha il suo naturale impiego, si prospettano nuove applicazioni di questa terapia alimentare nell’ambito di malattie neurologiche: vi sono infatti nuove evidenze scientifiche riguardanti l’impiego della VLCKD nei casi di emicrania e cefalee e recentemente articoli che dimostrano il valido impiego nella cura di altre patologie neurologiche ed alcuni innovativi studi che ne approfondiscono una sua applicazione in ambito oncologico.
L’evidenza che possiamo trarre noi invece in questo post è l’utilizzo della Dieta Chetogenica, nelle sue svariate declinazioni, nell’ambito della terapia medica tornando all’antica concezione millenaria del cibo inteso come il più potente dei “farmaci” esistenti.
