Perchè è importante scegliere e verdure di stagione?

Una delle domande che i nostri esperti in nutrizione si sentono rivolgere spesso dai pazienti riguarda la scelta delle verdure.

La dottoressa Adriana Carotenuto, biologa nutrizionista, ci spiega perché importante scegliere quelle di stagione.

Se il primo obiettivo è perdere peso la scelta tra verdure di stagione e quelle derivanti da coltivazioni in serra, spesso più facile da acquistare al banco del supermercato, spesso non risulta comprensibile per i pazienti. 

In realtà tutti dovrebbero comprendere che prima ancora della perdita di peso è importante mettere al primo posto la salute. Le verdure di stagione richiedono quantità nettamente inferiori di prodotti chimici per eliminare i parassiti, come i pesticidi, che potrebbero avere effetti nocivi sulla salute se usati in grandi quantità. 

Inoltre, le piante che seguono il loro naturale ciclo di vita presentano una quantità maggiore di nutrienti e principi attivi in relazione al periodo dell’anno. Questo significa che le proprietà nutrizionali di un ortaggio coltivato fuori dal suo ciclo naturale, potrebbero risultare “falsate” e quindi essere meno utili all’organismo. Senza dimenticare che per chi è a dieta il gusto è importantissimo e le verdure fresche mantengono il loro naturale aroma. 

La seconda ragione è il costo. Le verdure di stagione non hanno bisogno di serre e necessitano di meno energia per la loro produzione. Questo si traduce in un risparmio sotto il profilo economico ma anche in termini di riduzione dell’inquinamento. 

Coltivare verdure in qualsiasi periodo dell’anno ha un costo ambientale elevatissimo: servono grandi serre riscaldate e illuminate che richiedono molta energia, spesso proveniente da combustibili fossili come il gasolio, utilizzato anche per aerei e camion che trasportano verdure da altri continenti o Paesi lontani. Illuminare, riscaldare, trasportare significa immettere nell’atmosfera CO2, l’anidride carbonica che crea l’effetto serra. Gli stessi pesticidi e i fertilizzanti utilizzati per le coltivazioni intensive fuori stagione sono inquinanti; sono sostanze chimiche che non solo costano energia per essere prodotte, in più inquinano le acque di falda costringendo a costosi processi di depurazione.