Intervista al Dr. Marcello Orio, diabetologo ed internista

La Dieta Chetogenica non è solo un protocollo alimentare, ma è soprattutto una “scelta terapeutica” adottata da centinaia di medici ed esperti di nutrizione in tutto il mondo. Iniziamo dunque a conoscere i nomi, i volti e le esperienze professionali che si celano dietro questa scelta ed apriamo la sezione del blog “Incontriamo l’esperto” con l’intervista al Dr. Marcello Orio, medico diabetologo ed internista, direttore sanitario del centro antidiabetico CMSO.

Il Dr. Orio da anni si dedica alla cura di Diabete ed Obesità e la Dieta Chetogenica, nel suo percorso professionale, si è rivelata uno strumento indispensabile per garantire ai pazienti perdite di peso importanti, in tempi rapidi e in tutta salute senza trascurare i disturbi endocrino-metabolici.

Dr. Orio, perché ha scelto proprio la Dieta Chetogenica come protocollo alimentare per i suoi pazienti al CMSO, centro di avanguardia nella cura delle patologie endocrino-metaboliche?

La maggior parte delle persone che afferiscono al nostro centro hanno problemi di insulino-resistenza, condizione che è alla base della Sindrome Metabolica e del Diabete Mellito tipo 2. L’insulina è l’ormone che regola il metabolismo, anzi un vero e proprio  “vigile del metabolismo”. Molte persone stanno perennemente a dieta, non riescono a perdere peso e non sono a conoscenza del ruolo fondamentale di questo “vigile”.

La Dieta Chetogenica può essere una terapia dietetica mirata per questi casi.

Da diabetologo, ritiene che la Dieta Chetogenica sia prescrivibile anche a soggetti affetti da diabete?

Sì, nello specifico a persone affette da Diabete mellito di tipo 2, noto anche come Diabete alimentare, tra le cui cause vi è anche l’insulino-resistenza. Questo approccio dietetico, come ripetiamo nei numerosi convegni nei quali siamo abituati ad intervenire, non è una “dieta” ma una “terapia dietetica”. Lo strumento della chetosi è infatti utilizzato da un punto di vista terapeutico non solo per ridurre l’assunzione dei carboidrati ma per abbassare l’insulino-resistenza e, quindi indirettamente per andare a curare uno dei meccanismi responsabili del Diabete mellito di tipo 2 abbassando la glicemia.

Dopo aver prescritto la Dieta Chetogenica ai suoi pazienti, ha poi riscontrato i risultati sperati in termini di perdita di peso?

Per la nostra categoria di pazienti, come per tutte le persone affette da Diabete mellito di tipo 2  l’obiettivo di un approccio a chetogenesi controllata non è solo quello di una perdita di peso, ampiamente raggiunto, ma quello di uno sblocco del metabolismo, o meglio di una riattivazione del metabolismo. Numerosi pazienti, dopo aver effettuato questa terapia dietetica, anche se a distanza di tempo hanno ripreso qualche chilo, hanno ottenuto un vantaggio in termini di riduzione dei farmaci assunti e di diminuzione del rischio cardiovascolare, e quindi un miglioramento del controllo del loro diabete.

Qual è la risposta biologica del corpo dopo aver seguito la Dieta Chetogenica? È assolutamente sicura?

Come spiegato prima, si tratta di una terapia: così come i farmaci possono avere effetti collaterali così anche questa terapia dietetica deve essere prescritta e somministrata nel modo preciso, da mani esperte che conoscano i principi fisiopatologici e l’applicazione di determinati protocolli. Se seguita da mani esperte e in una maniera personalizzata, è assolutamente sicura. Vanno fatte una serie di analisi preliminari, vanno indagate determinate situazioni ed i risultati sono assolutamente sicuri. Nelle rare occasioni di effetti collaterali, le motivazioni sono legate o a cattiva prescrizione o a cattiva compliance del paziente. Proprio per questo è fondamentale un controllo attento e più frequente nei pazienti a cui viene prescritta.

Nota una differenza tra la Dieta Chetogenica ed i regimi alimentari prescritti in precedenza ai suoi pazienti?

Il regime alimentare nella quotidianità serve a mantenere lo status quo, a dare corrette regole di vita e a non peggiorare determinate situazioni. Questa chetogenica, invece, è una terapia che ha un inizio e una fine, utile per raggiungere un obiettivo. Nel caso nostro e del paziente affetto da sindrome metabolica, la diminuzione dell’insulino-resistenza.

La società di oggi corre ed ha  poco tempo per dedicarsi alla cucina; mangiamo di più di sera inserendo molti carboidrati e stimolando “il vigile del metabolismo”. In questo quadro, la dieta chetogenica interviene a sbloccare il metabolismo, rimediando ai cattivi errori di alimentazione che la società moderna ormai ci induce a fare.