VERONICA: I PRIMI GIORNI CON LA DIETA KALIBRA

Rieccoci qua con il secondo post di questa rubrica… se vi foste persi il primo qui il link in cui vi racconto un po’ chi sono, e come sono arrivata a Kalibra dopo aver provato tantissime diete e non averne conclusa nessuna. That’s the story of my life.

Vi avevo promesso un post senza filtri, una di quelle chiacchierate fra amiche la sera, quelle in cui non si ha timore ad essere sinceri, e in questo caso parliamo delle perplessità che avevo in merito alla Dieta Kalibra e, più in generale, rispetto a una Dieta Chetogenica. Eccomi qua.

Parliamoci chiaro, innanzitutto ero terrorizzata dal numero di kcal giornaliere: poco più di 700, che detto fra noi corrisponde alle kcal che io prima ero in grado di ingurgitare per un aperitivo o per uno spuntino. E non sorprendetevi: le kcal di un Margarita sono circa 350, più le classiche patatine e qualche tramezzino si fa presto ad arrivare a 700. Il mio stile di vita è sedentario relativamente allo sport e all’attività fisica, ma è piuttosto movimentato come ritmi: sveglia presto, appuntamenti, e tante ore alla guida da un posto all’altro. Mi chiedevo se con un apporto calorico così basso sarebbe poi stato sicuro guidare.

Avevo però visto anche tanti amici fare la Kalibra e tutti mi avevano rassicurato sul fatto che non avrei avuto fame, passati i primi tre quattro giorni ed entrata in chetosi. Diciamo che i primi tre giorni sono – nel mio caso – diventati realisticamente i primi otto, ma la fame è sparita davvero, e insieme a lei anche il mio ricercare emotivamente il cibo come unico sollievo. E’ un vero e proprio meccanismo che coinvolge tutte le aree della vita quello che si innesca nel corpo quando si comincia una dieta, ma dei benefici reali e collaterali della dieta a livello psicologico vi parlerò nel prossimo post.

Un’altra perplessità non da poco era senza dubbio il costo: Kalibra è una dieta che appare costosa, mentre a mio avviso non lo è. Tutto arriva già perfettamente porzionato e suddiviso in tanti piccoli sacchettini, e a livello di approccio alla dieta anche questo nel mio caso è stato importante. Lo spuntino è una barretta, e tu sai che quando hai mangiato quella, non hai altro. Non spuntini generici come 8 noci, uno yogurt e frutta secca, o frutta generica, ma una barretta al cioccolato sigillata. Impossibile sgarrare o concedersi qualcosa di altro, pena l’uscire dallo stato di chetosi… ci tengo a ribadire che con Kalibra non puoi assolutamente sgarrare.

Dicevamo, il costo, che ha a che fare anche con la praticità secondo me: tutto è già pronto, tutto è già pesato, non ci sono sprechi. In tante altre diete la varietà di alimenti era talmente ampia che tantissime cose venivano poi sprecate e buttate, per non parlare della parte “cibo fresco”: pranzo fesa di tacchino, spuntino bresaola, cena petto di pollo. Per carità, una dieta equilibrata, ma chi ha tempo di stare dietro a questa moltitudine di cibi diversificati in una vita già frenetica?
Questo è il principale motivo per cui Kalibra secondo me ha un costo assolutamente proporzionato a tre fattori: l’assortimento, la praticità e il risparmio sia di tempo che di consumo.

Terzo e ultimo punto: il gusto. Amo il cibo e tutto quello che riguarda la sua meticolosa preparazione, dalla ricerca al supermercato ai mercatini enogastronomici. Pensavo di dover accantonare per un po’ questa passione, almeno per tutto il periodo della dieta, mentre invece ho riscoperto un piacere tutto mio nel cucinare finalmente in modo sano, cercando alternative e studiando soluzioni. I prodotti Kalibra sono prodotti gustosi dalla colazione alla cena.
Certo è che dovrete trovare soluzioni, spesso. Una cosa che non avevo considerato, era la quantità di verdure, per me che ero abituata a mangiarne pochissime. Ma di come impiegarle al meglio e dei suggerimenti su come trasformarle e restare comunque nel regime dietetico, ve ne parlerò nei prossimi post.