Veronica: l’importanza delle verdure nella dieta Kalibra

Ci eravamo lasciati con un concetto importante: prima di cominciare la Dieta Kalibra pensavo che la mia passione per il cibo si sarebbe sopita. Mi dicevo “È solo un periodo, passa. Devo solo dimenticarmi per un po’ che esiste, fare finta che non ci sia”. Cosa non facile, nella stagione estiva in cui Rimini (la città in cui vivo) pullula di eventi gastronomici, aperitivi, feste in spiaggia, cene in vigna e chi più ne ha più ne metta, e a maggior ragione per una blogger, continuamente invitata ad eventi culinari di ogni tipo. Mi dicevo “Che sarà mai, solo questione di tre mesi e poi si riprende”.

Come ho già detto, i prodotti Kalibra sono prodotti gustosi dalla colazione alla cena, e dopo il primo ordine e averne testati un po’ capirete più o meno quali siano i vostri preferiti, quelli che il vostro corpo desidera di più, ed è una cosa assolutamente soggettiva. Ad esempio nel mio caso, pur essendo molto golosa di dolci è stato naturale sostituire le classiche barrette (quelle alla banana e cioccolato le mie preferite) con le Tortillas e il Ketchup come spuntino. Quale dieta vi concede un sacchetto di Tortillas, Ketchup e Coca Zero per lo spuntino/aperitivo? Nessuna credo.

In questo modo sarà più semplice soprattutto uscire, non sentendo addosso quella sensazione che conosciamo bene: quella di dover rinunciare ai piaceri della vita e alla socialità. Ho preferito prodotti più consistenti e a base pane a dolci e dolcetti, ma della mia top ten dei prodotti preferiti Kalibra vi parlerò in un altro post.

Una cosa che non avevo minimamente considerato era la quantità di verdure che avrei dovuto mangiare, e che sono fondamentali nella prima fase per entrare in chetosi e per sentirsi sazi.

Amo le verdure ma non ne sono mai stata una grande consumatrice. Da piccola ricordo che quando mi chiedevano se mi piacessero le pesche, rispondevo “sì ma solo d’estate”, già intenditrice della stagionalità di quando fosse il periodo migliore.

Ecco, per due settimane (nel mio caso un mesetto perché volevo perdere subito i primi odiosissimi kg) mettete in conto di mangiare anche verdure fuori stagione. Nel mio caso avendola cominciata a Giugno, è stato un tripudio di cavoli, broccoli e broccoletti di ogni tipo almeno fino a Luglio.

Le verdure consentite infatti nella prima fase della dieta sono verdi, non zuccherine, e non tantissime (eccezion fatta per le verdure a foglia, ma non amo le insalate solamente verdi e le ho mangiate forse due volte). Dopo una settimana, inutile dire che le verdure non vi andranno più tantissimo… le guarderete con aria un po’ intristita e sebbene il vostro intestino sia felice e ringrazi, avvertirete sempre di più quel senso di allontanamento. Non mi sono arresa e ho riflettuto sul perché di questo sentimento, e mi sono resa conto che noi italiani siamo molto monotoni rispetto ad altre cucine in ciò che riguarda la preparazione delle verdure.

Almeno per me, prima di Kalibra la zucchina era solo lessata o gratinata, non ne avevo mai considerato altre preparazioni. Ho incominciato così (e per questo ringrazierò sempre questa dieta che mi ha fatto ri-appassionare alla cucina invece di allontanarmi) a cercare online ricette di verdure, metodi di cottura, strumenti e mezzi per renderle sempre più appetibili ai miei occhi, e ho capito che il problema principale nelle mie preparazioni era la mancanza di consistenza e di varietà. Intendo dire, la consistenza dei cibi è fondamentale e terapeutica, variare è vitale, e ho provato a cambiare metodo.

Ecco che ho comprato lo Spiralyzer, un accessorio che ormai nella mia cucina è indispensabile. Lo definirei un tempera-verdure, perché di questo si tratta: se il temperino serve a temperare le matite, lo spiralyzer serve a temperare le verdure. Chi di voi si è mai avvicinato alla cucina crudista, conoscerà benissimo lo strumento di cui sto parlando. Da qui le mie zucchine sono diventate spaghetti, buonissime cotte e condite con un pesto di erbe aromatiche e olio d’oliva, e ancora più buone crude, con solamente un filo d’olio, limone, sale e pepe. Anche le rape rosse si sono trasformate in splendide e piccole tagliatelle, pronte a decorare e rendere ancora più belle le insalate. Ho imparato e cercato gli abbinamenti più congeniali al mio palato, essendo estate, ed ecco che le zucchine sono diventate lo spuntino perfetto insieme a un pacco di cracker, semplicemente condite con la menta e il sale.

Ho imparato ad utilizzare meglio le spezie, perché una delle mie più gradi passioni è la cucina etnica e non potevo sopportare di rinunciare a quei gusti che, al solo boccone, ti fanno sentire esploratrice di una terra straniera. Ecco che sono nati i cavolfiori al forno al Masala, o al Curry… o il Cauliflower Rice, molto in voga negli Stati Uniti. Si tratta di cavolfiore tagliato a pezzettini e condito con olio e sale, o saltato in padella con le verdure poco poco da renderlo croccante… con molto ottimismo, sembra davvero di mangiare un risotto!

Per la sazietà invece, non dimenticate che con la Dieta Kalibra le verdure sono importantissime, e il modo più rapido per consumarle è farle a vellutata, che vi darà subito quella sensazione di sazietà. Nella seconda fase della dieta, quando pomodori e peperoni vi saranno concessi potrete mangiare un Gazpacho come antipasto, frullando peperoni e pomodori, nella prima comunque si possono ottenere ottime vellutate con gli spinaci, con le zucchine e i cavolfiori.

Rendere bella e piacevole una dieta è una questione di atteggiamento e propensione al miglioramento, sempre e in ogni istante, senza perdere mai di vista l’obiettivo finale. Non scoraggiatevi alle prime difficoltà e sperimentate, studiate, cercate sempre le soluzioni più adatte a voi. Ascoltate il vostro corpo, con Kalibra è possibile.